L’allora comune di Breganzona, anche con l’ausilio della Commissione cultura, ha spesso offerto ai suoi cittadini l’occasione di ascoltare buona musica: dai concerti di Natale a quelli organizzati di anno in anno e anche ai momenti di ballo e divertimento con le feste estive.
Va detto che l’organizzazione di concerti ha potuto contare anche sulla fattiva collaborazione di personaggi di rilievo. A cominciare, per esempio, dal maestro Carlo Florindo Semini, al quale il comune ha perfino concesso la cittadinanza onoraria. Semini, nato a Russo nel 1914, morto a Lugano nel 2004, iniziò l’attività a Napoli, poi venne in Svizzera come compositore, pianista, direttore d’orchestra e critico musicale. Tra 1966 e 1980 fu capo del Dipartimento di musica sinfonica e da camera alla RSI, nonché docente di storia della musica al liceo di Lugano. Semini è stato promotore di concerti di pregio, grazie alle sue vaste conoscenze, soprattutto in Italia. Ma anche con l’apporto della moglie Maria Gloria Ferrari, pianista di fama, che continua a organizzare manifestazioni a Castagnola, in ricordo del marito.
In questa attività è stato preceduto dal dottor Ernst Wolf, fuggito con la madre dalla Germania nazista e approdato a Breganzona, dove ha trascorso lunghi anni, da ultimo durante l’estate, dopo impegni che lo tenevano a New York, anche come docente in un’università. Durante il soggiorno a Breganzona, Wolf ospitava parecchi cantanti lirici che dovevano preparare spettacoli sotto la sua abile consulenza e l’accompagnamento da ottimo pianista. Wolf era anche uno specialista di “Lieder” tedeschi, uno dei migliori in materia.
Ma fu proprio in occasione di questi soggiorni di studio che Wolf ebbe l’idea di chiedere a vari artisti di fama di offrire un saggio della loro bravura alla popolazione di Breganzona. La chiesa di Biogno ospitò così alcuni pregevoli concerti lirici.
Tra i personaggi che passarono da Breganzona, uno dei più celebri fu certamente Cesare Siepi, a detta dei critici uno dei migliori bassi lirici al mondo. Nato a Milano nel 1923, morto ad Atlanta (USA) nel 2010. Di carattere schivo, difese sempre la propria “privacy” e concesse pochissime interviste. A Breganzona si fece però alcuni amici.
Siepi conosceva già Lugano, avendovi soggiornato durante la guerra, dove si perfezionò con Arnaldo Filipello. Debuttò nel 1941 a Schio e nel 1946 partecipò al concerto diretto da Toscanini per la riapertura della Scala di Milano. Particolare successo lo ebbe quale protagonista nel Don Giovanni di Mozart, ma si cimentò anche con praticamente tutto il repertorio operistico verdiano. Durante la sua lunga attività, soprattutto alla Metropolitan Opera House di New York dal 1950, ma anche a Londra, Vienna e Salisburgo, venne anche a Lugano, dapprima al teatro Apollo e poi al Kursaal. A Breganzona lo legava un ricordo particolare. Durante un soggiorno ebbe occasione, oltre che di conoscere il sindaco di allora Osvaldo Bonoli, di gustare la grappa di Breganzona della ditta Fratelli Bonoli. Ne fu entusiasta e volle portarne alcune bottiglie proprio a New York. Fu così che la grappa di Breganzona finì sulle tavole della celebre Metropolitan.
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